MACRO AREE DI OFFERTA PER BIG DATA ANALYTICS

Possiamo dividere, in base alla primaria finalità, gli strumenti oggi disponibili nelle seguenti classi:

Aggregatori – Raccolgono e organizzano i dati, sia aziendali sia soprattutto provenienti da fonti esterne, in modo che possano essere usati dagli utenti business per il loro lavoro. Molti fornitori vi aggiungono anche servizi di data management, pulizia e arricchimento. Queste soluzioni sono soprattutto necessarie per le aziende che vogliono entrare in mercati nuovi o sconosciuti, hanno bisogno di gestire varie tipologie di big data per esempio dati interni ‘sporchi’ (ridondanti, equivoci, incerti…), o la cui struttura dati sulla clientela presenta aree scoperte.

Arricchitori – Potenziano e completano il monte-dati relativo alle attività di marketing e vendita con elementi di diversa fonte, principalmente feed e clickstream raccolti dal Web e dai social network. Molti strumenti pre-elaborano i dati per trarne informazioni mirate ai bisogni dell’azienda-utente e tendono ad entrare nel campo delle vere e proprie analisi. Questi tool vanno considerati da chi vuole affinare la segmentazione del mercato, fare marketing diretto con messaggi personalizzati e (nel business-to-business) interagire con specifici clienti.

Modellatori – Applicano ai dati algoritmi che ne evidenziano gli schemi e li confrontano a criteri di probabilità (le regole in base alle quali si stima che un evento possa accadere) in modo da poter costruire modelli di previsione. Il problema di queste soluzioni è che spesso sono realizzate da start-up la cui tecnologia (e le cui stessa sorte) può cambiare nel breve termine. Sono quindi adatte a società già abbastanza esperte nel data analysis marketing digitale che debbano colmare dei vuoti nel loro demand management.

(Da “Come fare big data analysis e ottenere valore per le aziende” – www.zerounoweb.it)

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