INTELLIGENZA ARTIFICIALE E L’ALBERO DI NATALE

Abbiamo una paura ancestrale dei fulmini e abbiamo ragione: un singolo fulmine contiene una quantità di energia che può arrivare anche a 5 miliardi di Joule, cioè quanto l’energia prodotta dall’utilizzo di oltre 100 litri di petrolio, ma questa energia è concentrata in uno spazio esiguo ed in un tempo ridottissimo, dell’ordine dei millisecondi.

Potremmo pensare che la probabilità che un fulmine arrivi nei nostri paraggi è decisamente trascurabile, ma, tenendo conto del cambiamento climatico a cui il nostro pianeta è soggetto e della previsione di un aumento generalizzato degli eventi atmosferici a carattere temporalesco, potremmo anche valutare che non siano poi così rarissimi gli incidenti con fulmini che potrebbero colpire persone, come dimostrano i due casi mortali registrati in Italia questa estate.

Un team di ricerca internazionale, formato da scienziati svizzeri della EPFL – École Polytechnique Fédérale de Lausanne, dell’Institute for Climate and Atmospheric Science dell’Università di Leeds (Regno Unito) e dell’Università delle Scienze Applicate della Svizzera Occidentale, ha creato un potente algoritmo di intelligenza artificiale in grado di prevedere le zone dove cadranno i fulmini, in un raggio di 30 chilometri e con un anticipo dai 10 ai 30 minuti. I dati di previsione elaborati, messi in correlazione con i fulmini registrati in passato da sistemi di rilevazione e localizzazione, arrivano ad una precisione dell’80%.

L’aspetto più interessante risiede nel fatto che tale algoritmo non si basa sui dati raccolti da radar o satelliti, in genere ancora molto costosi da ottenersi, bensì su variabili meteorologiche superficiali comunemente disponibili: pressione dell’aria a livello di stazione (QFE), temperatura dell’aria, umidità relativa e velocità del vento. Gli scienziati hanno messo a punto questo algoritmo di intelligenza artificiale, basandosi sui dati raccolti in una decina di anni da 12 stazioni meteo svizzere, distribuite in aree sia urbane che di montagna.

Il sistema, una volta verificato ed omologato, potrebbe anche essere trasferito su un’applicazione per smartphone in grado di allertare gli utenti, quasi in tempo reale, del rischio di temporali e fulmini nelle loro zone.

Ciò sarebbe di estrema utilità anche per salvaguardare il nostro albero di Natale, addobbato con amorevole cura e posizionato nell’adiacente giardino, in modo che possa allietarci, nelle festività natalizie, senza subire il rischio di essere colpito da un fulmine.

A tale proposito e senza scherzare, vorremmo porgere a tutti i nostri lettori i migliori Auguri di Buon Natale e di Prospero 2020.

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