CHE INFORMAZIONI SERVONO NEI PROCESSI DECISIONALI ?

Proseguiamo con la nostra breve carrellata sui processi decisionali, concentrandoci su un corollario di validità assoluta: ogni processo decisionale ha bisogno di due ingredienti fondamentali, l’informazione ed un decisore.

Esistono situazioni organizzative in cui si stabiliscono a priori quali siano le informazioni utili ad una certa decisione, e, in base a questa, si imposta un determinato sistema informativo, avente lo scopo di produrre e presentare, ai ruoli designati, i dati e le informazioni di base atte a permettere la scelta migliore. In questo caso il sistema informativo, solitamente, viene realizzato come supporto funzionale alla decisione e pertanto sulla base di precise indicazioni dei decisori stessi.

Una situazione diversa si ha quando non esiste un modello decisionale ben definito e prefissato, pertanto il sistema informativo deve essere più generale e deve proporre una serie variegata di informazioni disponibili, a volte anche non completamente attinenti all’obiettivo della decisione, nella speranza che possano fare da base informativa utile ad una decisione aziendalmente corretta ed ottimale.

La prima situazione presenta il vantaggio della sistematicità e della programmabilità, pertanto è adeguata a gestire attività di tipo standardizzato e ripetitivo. L’altra faccia della medaglia è rappresentata da una eccessiva rigidità del modello decisionale, refrattario alle variazioni e alle eventuali possibili eccezioni. Troviamo tipici esempi di questo tipo di approccio nella Pubblica Amministrazione o in aziende in cui l’efficienza del modello di business è considerata superiore a qualsiasi rapporto coi propri clienti.

La seconda situazione permette un’assoluta flessibilità del modello informativo e pertanto anche una conseguente massima libertà a livello decisionale. Logicamente una situazione di questo tipo presenta anche determinati rischi, che si possono evidenziare nella produzione di quantitativi elevati di informazioni, che, a seconda dei casi, possono considerarsi carenti in determinate circostanze ed eccessivamente ridondanti in altre.  Troviamo esempi di questi modelli informativi in sistemi caratterizzati da attività di tipo innovativo, in cui il decisore stesso non ha ancora ben valutato quali siano le informazioni ottimali per fare le proprie scelte operative.

Un’ulteriore considerazione potrebbe essere fatta sulla tipologia dei ruoli coinvolti, che sono ben differenti in base alle tipologie organizzative sopra presentate. Nel primo caso viene solitamente accettato un approccio organizzativo di tipo ”tayloristico”,  in cui esiste una netta distinzione fra ruoli decisionali e ruoli esecutivi, sinonimo di modelli organizzativi di tipo accentrato. Conseguenza di questa organizzazione è una forte riduzione o addirittura l’annullamento dell’autonomia decisionale del singolo, che pertanto sente spesso preclusa ogni possibilità di decisione personale ed associata crescita professionale.

Nel secondo caso, viene realizzata una sovrapposizione, nella stessa figura, tra ruolo esecutivo e ruolo decisionale. Non essendoci un modello organizzativo che preveda controlli gerarchici rigidi, viene lasciata una notevole libertà alla decisione del singolo, che spesso si concretizza anche in una rapida crescita professionale ed una forte interiorizzazione personale degli obiettivi aziendali. Conseguenza negativa è spesso un’eccessiva discrezionalità delle soluzioni realizzate ed una difficoltà di valutazione certa dei ritorni economici, dovute proprio all’ampia libertà lasciata a tutto il personale coinvolto nel processo decisionale.

Come ultima osservazione, vorremmo far notare che la scelta ottimale, come sempre, sta nel mezzo. Ovvero, se il processo è semplice, ben schematizzabile e con risultati prevedibili è inutile ed eccessivo lasciare troppa libertà al singolo dipendente, mentre se il processo non è ancora ben consolidato e con risultati incerti è auspicabile che ogni singola persona cerchi di trovare la propria soluzione ottimale, con l’obiettivo di mettere in seguito a fattor comune aziendale sia i metodi che i risultati delle scelte eseguite.

ACTION ICT (Novembre 2022)

 

ACTION ICT è un’azienda di informatica giovane, dinamica e innovativa. Opera, sia a livello nazionale che internazionale, offrendo competenze professionali e soluzioni progettuali nell’ambito dell’ICT a clienti di medie e grandi dimensioni. Le nostre aree di eccellenza sono coperte da tre nostri centri di competenza: ACTION DATA (Big Data Analytics e Intelligenza Artificiale), ACTION APP (Web & Mobile Application) e ACTION IOT (Internet of Things e Robotica).

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